OPEN INNOVATION MADE IN ITALY

Nel libro “Open innovation made in Italy” curato da Giuseppe Iacobelli e pubblicato da Franco Angeli, è stato dedicato un capitolo a “F-Lab, dove scorrono le idee per la fluidica intelligente”. Una lusinghiera occasione per raccontare l’importante sfida che ci siamo posti più di cinque anni fa, il suo percorso e i suoi risultati, fatti di condivisione, contaminazione di saperi e spin off come Dolphin Fluidics, eccellenza italiana attiva nella digitalizzazione della fluidica tramite l’uso di valvole intelligenti.

Il libro si chiede se le aziende italiane debbano adottare il paradigma dell’innovazione aperta nelle proprie strategie di ricerca e sviluppo. La nostra esperienza vuole assolutamente confermare la validità di questo approccio, ormai imprescindibile per costruire un vantaggio competitivo sostenibile.

L'opportunità di attivare efficaci politiche di open innovation risiede nella capacità di dotarsi di idonei sistemi organizzativi e cognitivi, resi possibili non solo da risorse economiche e figure dedicate e capaci di gestire con efficienza i nuovi processi, ma anche da un adeguato mindset imprenditoriale, dal coinvolgimento del top management, e anche dalla fiducia e collaborazione tra i partner. Inoltre, l'attuazione di pratiche di innovazione aperta necessita di capacità d'intermediazione ad ampio spettro, in grado di gestire aspetti tecnici, organizzativi e culturali, nello scambio tra network qualificati ed interdisciplinari di attori dell'impresa, della ricerca e della finanza.
Attraverso adeguate politiche di collaborazione ed innovazione aperta, aziende consolidate e startup possono condividere risorse strategiche, generare opportunità e determinare un "modello italiano" di trasferimento e sviluppo tecnologico.
Open Innovation made in Italy è un testo importante per imprenditori, manager d'impresa, ricercatori e per chi cerchi una lettura esaustiva sul tema dell'open innovation in Italia.